L'insegnamento della Chimica all'Università di Genova
Si fa unanimemente risalire l'istituzione dell'insegnamento della Chimica a livello universitario a Genova, contemporaneamente alla nascita dell'Istituto di Chimica Generale, all'anno 1779, quando venne elargita una somma di L. 12.000, destinata da un ignoto donatore (forse il medico Guglielmo Batt) a fondare una nuova cattedra di Chimica. Nel maggio 1779 il Senato della Repubblica autorizzava infatti la Deputazione agli Studi ad "istituire la cattedra di Chimica nella Università di S. Gerolamo in strada Balbi"; il Dott. Batt venne nominato Lettore e può essere considerato il primo titolare di tale cattedra. In questa data nasce un autonomo insegnamento di tale disciplina presso le Facoltà scientifiche universitarie genovesi, che verrà poi sempre confermata ed arricchita di laboratori, esperimenti e contenuti negli anni successivi.
Nel 1788 il Prof. Cesare Nicolò Canefri (in qualche documento si ritrova la grafia Canessi) sostituì il Prof. Batt nell'insegnamento della Chimica, quindi subentrò Stefano Lavaggio Rosso, assistente di Canefri e nel 1802 Luigi Ferrari (o De Ferrari; anche in questo caso il cognome è incerto). Dal 1816 al 1836 ricoprì la cattedra di Chimica il Prof. Giuseppe Mojon. Nel caso di questo professore è maggiormente nota l'attività didattica in quanto si hanno diverse stesure delle lezioni da lui tenute all'Università; già nel 1825 pubblicava, presso l'editore Yves Gravier, la quarta edizione del suo "Corso analitico di Chimica", che verrà successivamente tradotto in diverse lingue e avrà larga diffusione anche all' estero. A Mojon succedette Giovanni Battista Canobbio, titolare della cattedra almeno a partire dal 1844, come risulta dal ritrovamento di una nota spese a lui intestata per l'acquisto di attrezzature di laboratorio. Nel 1847 subentrò in qualità di reggente alla cattedra di Chimica Generale Michele Peyron, mentre il Prof. G. B. Canobbio divenne titolare della cattedra di Chimica alla Scuola di Farmacia, che da questa data iniziò a configurarsi con un proprio distinto ordine di studi.
Nel 1855 fu chiamato da Alessandria Stanislao Cannizzaro, che rimase quale titolare dell'insegnamento di Chimica a Genova fino al 1861; nell'ateneo genovese egli, oltre ad approfondire le sue ricerche in chimica organica, pubblicò nel 1858 il "Sunto di filosofia chimica", che rimase celebre per la semplicità di esposizione e perché tramite i concetti ivi trattati divenne possibile la valutazione dei pesi atomici degli elementi.
A Cannizzaro subentrò alla cattedra di Chimica inorganica ed organica, Giacomo Finollo, già collaboratore di Cannizzaro nello svolgimento dei corsi e delle esperienze del Laboratorio di Chimica. Ad un minuzioso inventario, redatto dal Finollo nel 1862, si deve l'attuale conoscenza delle apparecchiature e degli strumenti scientifici, acquistati negli anni precedenti da Cannizzaro e che formavano la dotazione sia didattica che scientifica del Gabinetto di Chimica.
Antonio De Negri, dapprima (1868 - 1879) farmacista aggregato alla Scuola di Farmacia, insieme al fratello Giovanni, quindi successivamente assistente presso il Gabinetto di Chimica Generale e dottore aggregato alla classe di Scienze Fisiche e Naturali, divenne nel 1889 titolare dell'insegnamento di Chimica Inorganica e Organica, mentre il fratello Giovanni diveniva in seguito professore ordinario di Mineralogia e direttore del Gabinetto omonimo. Nel 1891 il Prof. Guido Pellizzari subentrò, come professore straordinario di Chimica Generale, nella direzione del Gabinetto di Chimica Generale; nel 1908. Vi sono tre assistenti in questa disciplina, il primo è il dott. Luigi Rolla, che ne sarà in seguito direttore. Nel 1916 il Prof. Luigi Francesconi divenne direttore e titolare dell'insegnamento di Chimica Generale.
Dal 1931 l'Istituto di Chimica Generale venne trasferito a S. Martino d'Albaro, nell' ambito del complesso della città universitaria, inaugurata nel 1928. Da questo momento si entra in un periodo storico molto più vicino a quello attuale, anche come suddivisione degli insegnamenti: Chimica Generale, Chimica Organica, Chimica Analitica, Chimica Fisica e Chimica Industriale. Alla direzione dell'Istituto di Chimica Generale subentrarono successivamente i professori Luigi Rolla (dal 1935 sino al 1952), Luigi Mazza (dal 1953 sino al 1967) e Riccardo Ferro (dal 1968). Sotto la direzione di quest'ultimo nel 1996 l'Istituto di Chimica Generale confluisce , insieme agli altri Istituti chimici dell'Università, nell'attuale Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale, con sede in Via Dodecaneso 31, a fianco dei dipartimenti di Fisica e Matematica.
Molti altri sono i nomi degli studiosi che operarono negli istituti chimici, a vario titolo e con diversi incarichi; tra questi possiamo ricordare il Prof. Prospero Carlevaris, rinomato per i suoi esperimenti pionieristici in campo fotografico nella seconda metà dell'800.