Decomposizione dell'Acqua (Esperienza di Lavoisier)

Nel 1783 A.L. Lavoisier non aveva ancora pubblicato il suo Traité élémentaire de chimie, testo fondamentale in cui si riformulavano le principali concezioni della chimica di allora; le sue ricerche sperimentali ruotavano attorno ai concetti di combustione ed elemento chimico.

Secondo le teorie dell' epoca gli elementi chimici o meglio i costituenti ultimi della materia corrispondevano all'incirca con quelli anticamente enunciati da Aristotele (terra, aria, fuoco, acqua), quindi in questa concezione l'acqua veniva considerata sostanza indecomponibile e perciò elementare.
Attraverso questa esperienza Lavoisier dimostrò la natura composta dell'acqua, giungendo anche a definirne la composizione in peso.

L'esperienza

Una certa quantità d'acqua pesata viene posta in una storta e poi vaporizzata mediante un fornello (in origine a carbone, qui sostituito da un bruciatore a gas). La storta è collegata ad un tubo di vetro al cui interno si trova un filo di ferro, arroventato al calor rosso mediante il forno a riverbero. Il tubo di vetro è collegato ad un bagno pneumatico a mercurio e nella campana graduata viene raccolto il gas sviluppatosi nella reazione.
L'acqua vaporizzata reagisce con il ferro del filo arroventato decomponendosi; l'ossigeno si fissa sul ferro trasformandolo in ossido di ferro e l'idrogeno va a riempire la campana del bagno pneumatico. Pesando il filo di ferro prima e dopo l'esperienza si determina la quantità di ossigeno contenuta nella massa d'acqua in esame; sottraendo il peso dell' ossigeno a quello della massa d'acqua di partenza si ottiene per differenza la quantità di idrogeno.

Ultimo aggiornamento 24 Settembre 2015